Il mondo non è bello se non è veduto da lontano: Lettere 1812-1835
In queste lettere, “la sorella del poeta”, per citare Virginia Woolf, esce finalmente dall’ombra: non piú solo appendice biografica alla storia di un fratello straordinario, il personaggio di Paolina si fa spazio tra queste righe e ci parla di molte cose: di una prigionia femminile che è fonte di sofferenza e frustrazione, di una curiosità indomita, di un desiderio di libertà che diventa viaggio interiore e intellettuale, di un amore fraterno profondissimo che si incrinerà per gli orientamenti ideologici sempre piú contrastanti dei due, fino al silenzio. Paolina è per Giacomo un’interlocutrice colta e vivace, complice e sostenitrice, uno spirito inquieto esiliato nel polveroso Palazzo Leopardi; e lui tenta di sostenerla da lontano con le sue bellissime lettere che le aprono il mondo: le città, le letture, gli incontri, mescolati al fluire della vita intima e alle “bagattelle” che restituiscono il sapore del quotidiano. E a emergere da questo dialogo non è soltanto il ritratto di due “anime” malinconicissime e appassionate, che si specchiano a distanza, ma anche l’immagine di una società chiusa e dura, alla quale entrambi tentano caparbiamente di resistere.
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Il mondo non è bello se non è veduto da lontano: Lettere 1812-1835
In queste lettere, “la sorella del poeta”, per citare Virginia Woolf, esce finalmente dall’ombra: non piú solo appendice biografica alla storia di un fratello straordinario, il personaggio di Paolina si fa spazio tra queste righe e ci parla di molte cose: di una prigionia femminile che è fonte di sofferenza e frustrazione, di una curiosità indomita, di un desiderio di libertà che diventa viaggio interiore e intellettuale, di un amore fraterno profondissimo che si incrinerà per gli orientamenti ideologici sempre piú contrastanti dei due, fino al silenzio. Paolina è per Giacomo un’interlocutrice colta e vivace, complice e sostenitrice, uno spirito inquieto esiliato nel polveroso Palazzo Leopardi; e lui tenta di sostenerla da lontano con le sue bellissime lettere che le aprono il mondo: le città, le letture, gli incontri, mescolati al fluire della vita intima e alle “bagattelle” che restituiscono il sapore del quotidiano. E a emergere da questo dialogo non è soltanto il ritratto di due “anime” malinconicissime e appassionate, che si specchiano a distanza, ma anche l’immagine di una società chiusa e dura, alla quale entrambi tentano caparbiamente di resistere.
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In queste lettere, “la sorella del poeta”, per citare Virginia Woolf, esce finalmente dall’ombra: non piú solo appendice biografica alla storia di un fratello straordinario, il personaggio di Paolina si fa spazio tra queste righe e ci parla di molte cose: di una prigionia femminile che è fonte di sofferenza e frustrazione, di una curiosità indomita, di un desiderio di libertà che diventa viaggio interiore e intellettuale, di un amore fraterno profondissimo che si incrinerà per gli orientamenti ideologici sempre piú contrastanti dei due, fino al silenzio. Paolina è per Giacomo un’interlocutrice colta e vivace, complice e sostenitrice, uno spirito inquieto esiliato nel polveroso Palazzo Leopardi; e lui tenta di sostenerla da lontano con le sue bellissime lettere che le aprono il mondo: le città, le letture, gli incontri, mescolati al fluire della vita intima e alle “bagattelle” che restituiscono il sapore del quotidiano. E a emergere da questo dialogo non è soltanto il ritratto di due “anime” malinconicissime e appassionate, che si specchiano a distanza, ma anche l’immagine di una società chiusa e dura, alla quale entrambi tentano caparbiamente di resistere.

Product Details

ISBN-13: 9788874528615
Publisher: nottetempo
Publication date: 05/08/2020
Series: Ritratti
Sold by: BOOKREPUBLIC SRL
Format: eBook
Pages: 204
File size: 768 KB
Language: Italian

About the Author

Antonio Prete, nato a Copertino, insegna Letterature Comparate all’Università di Siena. Tra i suoi testi ricordiamo Il demone dell’analogia (Feltrinelli, 1986), I fiori di Baudelaire (Donzelli, 2007) e Trattato della lontananza (Bollati Boringhieri, 2008). Nel 2013 ha vinto il Premio leopardiano La Ginestra. Con nottetempo ha pubblicato 30 gradi all’ombra (2004) e L’ordine animale delle cose (2008).
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