12 che hanno detto no
È la vigilia della Marcia dei Dissidenti indetta per il 15 aprile 2007 a San Pietroburgo: il giorno prima si è tenuta un'identica marcia a Mosca, risoltasi in innumerevoli arresti grazie a un incredibile spiegamento di forze di polizia e a un accorto uso di infiltrati e provocatori, per far credere ai militari e all'opinione pubblica che i pacifici dimostranti fossero in realtà pericolosi facinorosi al soldo degli imperialisti americani. Valerij Panjushkin ci presenta in dodici cammei i portavoce delle varie anime dell'altra Russia e, insieme a loro, ci racconta le storie irrisolte della Russia contemporanea, quella che a fatica trapela sui giornali occidentali: il caos dopo la caduta del comunismo, la crisi economica, le nuove oligarchie economiche, la funesta gestione dell'attacco terroristico alla scuola di Beslan, finito in un massacro, le manovre poco chiare attraverso cui Putin e Medvedev sono arrivati al potere. Tanto disparate sono le storie pregresse e gli orientamenti politici di questi oppositori, tanto unanime è ciò che li muove: la rabbia e l'insoddisfazione di fronte al regime poliziesco e corrotto imperante in una Russia in piena crisi economica, un paese in cui la maggior parte dei cittadini si disinteressa alla politica perché troppo presa dalla sopravvivenza quotidiana, in cui bisogna ricorrere allo stratagemma dei sit-in 'in solitaria' per aggirare il divieto di assembramenti non autorizzati con conseguenti manganellate e arresti arbitrari.
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12 che hanno detto no
È la vigilia della Marcia dei Dissidenti indetta per il 15 aprile 2007 a San Pietroburgo: il giorno prima si è tenuta un'identica marcia a Mosca, risoltasi in innumerevoli arresti grazie a un incredibile spiegamento di forze di polizia e a un accorto uso di infiltrati e provocatori, per far credere ai militari e all'opinione pubblica che i pacifici dimostranti fossero in realtà pericolosi facinorosi al soldo degli imperialisti americani. Valerij Panjushkin ci presenta in dodici cammei i portavoce delle varie anime dell'altra Russia e, insieme a loro, ci racconta le storie irrisolte della Russia contemporanea, quella che a fatica trapela sui giornali occidentali: il caos dopo la caduta del comunismo, la crisi economica, le nuove oligarchie economiche, la funesta gestione dell'attacco terroristico alla scuola di Beslan, finito in un massacro, le manovre poco chiare attraverso cui Putin e Medvedev sono arrivati al potere. Tanto disparate sono le storie pregresse e gli orientamenti politici di questi oppositori, tanto unanime è ciò che li muove: la rabbia e l'insoddisfazione di fronte al regime poliziesco e corrotto imperante in una Russia in piena crisi economica, un paese in cui la maggior parte dei cittadini si disinteressa alla politica perché troppo presa dalla sopravvivenza quotidiana, in cui bisogna ricorrere allo stratagemma dei sit-in 'in solitaria' per aggirare il divieto di assembramenti non autorizzati con conseguenti manganellate e arresti arbitrari.
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È la vigilia della Marcia dei Dissidenti indetta per il 15 aprile 2007 a San Pietroburgo: il giorno prima si è tenuta un'identica marcia a Mosca, risoltasi in innumerevoli arresti grazie a un incredibile spiegamento di forze di polizia e a un accorto uso di infiltrati e provocatori, per far credere ai militari e all'opinione pubblica che i pacifici dimostranti fossero in realtà pericolosi facinorosi al soldo degli imperialisti americani. Valerij Panjushkin ci presenta in dodici cammei i portavoce delle varie anime dell'altra Russia e, insieme a loro, ci racconta le storie irrisolte della Russia contemporanea, quella che a fatica trapela sui giornali occidentali: il caos dopo la caduta del comunismo, la crisi economica, le nuove oligarchie economiche, la funesta gestione dell'attacco terroristico alla scuola di Beslan, finito in un massacro, le manovre poco chiare attraverso cui Putin e Medvedev sono arrivati al potere. Tanto disparate sono le storie pregresse e gli orientamenti politici di questi oppositori, tanto unanime è ciò che li muove: la rabbia e l'insoddisfazione di fronte al regime poliziesco e corrotto imperante in una Russia in piena crisi economica, un paese in cui la maggior parte dei cittadini si disinteressa alla politica perché troppo presa dalla sopravvivenza quotidiana, in cui bisogna ricorrere allo stratagemma dei sit-in 'in solitaria' per aggirare il divieto di assembramenti non autorizzati con conseguenti manganellate e arresti arbitrari.

Product Details

ISBN-13: 9788866320593
Publisher: Edizioni e/o
Publication date: 04/27/2011
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 272
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Valerij Panjushkin è nato nel 1969 a Leningrado. Ha lavorato come inviato speciale per i giornali Kommersant e Vedomosti e tiene regolarmente una rubrica sul giornale Gazeta.ru. Per la sua attività di giornalista ha ricevuto il premio “Penna d’oro di Russia”. Vive a Mosca, dove lavora come corrispondente per la rivista Snob.
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