Diario di bordo dei sindaci: Le città nella pandemia
Beppe Sala consegna il suo stato d’animo di sorpresa e sconforto alla chat dei sindaci: “Ussìgnur, per dirla alla milanese”. La chat ribolle da ore la sera del 9 marzo 2020, alla vigilia della conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte annuncerà il lockdown. «Però calma. L’importante è la catena di comando. In guerra si fa così: ci sono i generali, i colonnelli e i soldati semplici», invita a concentrarsi sul da farsi Dario Nardella. «E noi ora siamo i soldati», taglia corto Antonio Decaro.  «Siamo in trincea, attrezziamoci» dice Matteo Ricci. Non sono solo i sindaci di Milano, Firenze, Bari, Pesaro a sentirsi, ma è la rete intera dei primi cittadini dei 7.904 Comuni d’Italia che in poche ore si mette in movimento. Quando è cominciata, è cominciata così.  Cosa è accaduto dopo solo i sindaci possono raccontarlo dietro le quinte, città per città. Come l’Italia se l’è cavata è scritto in questo sorprendente quaderno di bordo. Da cui emerge, tra l’altro, che un modo c’è anche per “rammendare” la politica.
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Diario di bordo dei sindaci: Le città nella pandemia
Beppe Sala consegna il suo stato d’animo di sorpresa e sconforto alla chat dei sindaci: “Ussìgnur, per dirla alla milanese”. La chat ribolle da ore la sera del 9 marzo 2020, alla vigilia della conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte annuncerà il lockdown. «Però calma. L’importante è la catena di comando. In guerra si fa così: ci sono i generali, i colonnelli e i soldati semplici», invita a concentrarsi sul da farsi Dario Nardella. «E noi ora siamo i soldati», taglia corto Antonio Decaro.  «Siamo in trincea, attrezziamoci» dice Matteo Ricci. Non sono solo i sindaci di Milano, Firenze, Bari, Pesaro a sentirsi, ma è la rete intera dei primi cittadini dei 7.904 Comuni d’Italia che in poche ore si mette in movimento. Quando è cominciata, è cominciata così.  Cosa è accaduto dopo solo i sindaci possono raccontarlo dietro le quinte, città per città. Come l’Italia se l’è cavata è scritto in questo sorprendente quaderno di bordo. Da cui emerge, tra l’altro, che un modo c’è anche per “rammendare” la politica.
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Beppe Sala consegna il suo stato d’animo di sorpresa e sconforto alla chat dei sindaci: “Ussìgnur, per dirla alla milanese”. La chat ribolle da ore la sera del 9 marzo 2020, alla vigilia della conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte annuncerà il lockdown. «Però calma. L’importante è la catena di comando. In guerra si fa così: ci sono i generali, i colonnelli e i soldati semplici», invita a concentrarsi sul da farsi Dario Nardella. «E noi ora siamo i soldati», taglia corto Antonio Decaro.  «Siamo in trincea, attrezziamoci» dice Matteo Ricci. Non sono solo i sindaci di Milano, Firenze, Bari, Pesaro a sentirsi, ma è la rete intera dei primi cittadini dei 7.904 Comuni d’Italia che in poche ore si mette in movimento. Quando è cominciata, è cominciata così.  Cosa è accaduto dopo solo i sindaci possono raccontarlo dietro le quinte, città per città. Come l’Italia se l’è cavata è scritto in questo sorprendente quaderno di bordo. Da cui emerge, tra l’altro, che un modo c’è anche per “rammendare” la politica.

Product Details

ISBN-13: 9788812009886
Publisher: Treccani
Publication date: 06/29/2022
Series: BET
Sold by: BOOKREPUBLIC SRL
Format: eBook
Pages: 150
File size: 455 KB
Language: Italian

About the Author

Giovanna Casadio è nata a Trapani. Vive a Roma, dove da anni è cronista parlamentare e politica per “la Repubblica”. Ha pubblicato Quel che è di Cesare (con R. Bindi, Laterza, 2010), I doveri della libertà. Dialogo con Emma Bonino (Laterza, 2012), Non seguire il mondo come va. Rabbia, coraggio, speranza e altre emozioni politiche (con M. Marzano, Utet, 2015), Dove si  guarda è quello che siamo (Edt, 2018).
Antonio Decaro è dal 2015 sindaco  di Bari e dal 2016 presidente dell’ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
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