«Il teatro è qualcosa di magico, che il pubblico non deve sapere».
Da questa riflessione di Eduardo De
Filippo nasce il progetto di ''Eduardo, l'occulto e la magia''.
In alcune delle sue opere il grande autore traccia ritratti indimenticabili di personaggi che in un modo o nell'altro hanno a che fare con il mondo della magia o dell'imperscrutabile.
Eduardo si dimostra un acuto osservatore dei fenomeni mistici e paranormali, e contraddicendo forse la sua stessa affermazione rivela ai suoi lettori e ai suoi spettatori la verità tutta umana che si nasconde dietro uno spettacolo di magia, nella mente di chi truffa il prossimo con espedienti apparentemente miracolosi, nel cuore di chi crede incrollabilmente nell'aiuto sovrannaturale.
Il prestigiatore da baraccone, il venditore di resurrezioni,
il mago psicologo, l'uomo che crede e spera nei fantasmi, il gestore di banco lotto schiavo del gioco, il biscazziere sfortunato, la vittima dei propri sogni squinternati popolano queste commedie, alcune poco note, che Fara Di Maio raccoglie e commenta in questo libro ben documentato.
Il punto di vista scettico di uno dei maggiori autori teatrali italiani emerge da ciascuna di esse, con l'ironia, il disincanto, la precisione di chi è stato dietro le quinte della vita e racconta quello che ha vissuto.
