Nati da famiglia in vista e molto ricca, incardinati in realtà statuali dominanti e in ascesa, questi uomini furono ambiziosi e idealisti, coraggiosi e affascinanti.Pervennero a considerevoli gradi del potere, l'uno dopo l'altro, per cessione morale del testimone e, schierati dalla parte dei deboli, agirono da autentici democratici e audaci riformatori.Perirono di morte violenta (per un'iniziativa individuale? Per mandato degli avversari, o di lobbies da loro disturbate?).Se il termine lobbies era ignoto in Roma, non lo era il concetto (sodalitates). Eccettuato dunque tale trascurabile dettaglio, spicca come i cenni biografici dipingano Gracchi e Kennedy in completa fungibilità.