Edizione critica annotata a cura di Silvia Licciardello.
Saggi critici di A. Tilgher e B. Croce.
In appendice varie novelle o interventi importanti per la comprensione del testo nella sua complessità.
Il fu Mattia Pascal celebre romanzo di Luigi Pirandello, fu scritto nel 1903 e pubblicato nel 1904 dapprima a puntate sulla rivista La Nuova Antologia e successivamente, lo stesso anno, in volume. Fu scritto in seguito all'allagamento, e alla frana, della miniera di Aragona, un evento traumatico, che rappresentò per la famiglia Pirandello una vera e propria crisi famigliare, e la fine della cospicua rendita, e dell'agiatezza di cui fino ad allora avevano goduto. Pirandello si trovò ad affrontare da quel momento un mondo nuovo, e malgrado la depressione e la pesantezza del periodo, si concentrò, ancora più profondamente alla sua carriera letteraria, e al suo lavoro d'insegnante. La nuova situazione famigliare ruppe la già fragile salute mentale della moglie Maria Antonietta, scatenandole addirittuta una paralisi alle gambe che la costrinse a letto. Le notti insonni passate accanto alla moglie malata, furono quindi spese nella scrittura del romanzo. Il fu Mattia Pascal è una delle opere pirandelliane più conosciute e amate dal pubblico, nonché una delle più rilevanti dell'intera produzione dello scrittore siciliano. Il romanzo ruota intorno al tema della morte, quella di Mattia Pascal, il protagonista, alias Adriano Meis, e della sua "resurrezione." Scritto in prima persona, il romanzo si rivela un racconto autobiografico del protagonista, della sua vita e delle vicende, che lo hanno trasformato nel "fu" di se stesso.