Per la CIA la Colombia è un paese amico, ma pieno di nemici. E il peggiore è Pedro García Velasquez, detto El Mexicano, capo del Cartello di Medellín. Grazie al traffico di cocaina occupa il quindicesimo posto nella lista degli uomini più ricchi del mondo. Il suo sistema è semplice: piombo o soldi. Corrompe rivali, soldati e poliziotti, giudici e doganieri, e uccide quelli che rifiutano di farsi comprare. Quando non li scanna con le sue mani, ha a disposizione centinaia di sicari. Alla testa di questo esercito di assassini è un ex colonnello israeliano, la figura chiave per i piani della Compagnia. Ed è qui che entra in gioco Malko Linge. Atterrato a Bogotá, dominata dalla massiccia parete rocciosa che sovrasta i grattacieli del centro e le vecchie case in stile spagnolo, dovrà prendere contatto a Medellín con l'amante del mercenario, una rossa esplosiva, per convincere il fedelissimo a tradire. Una missione che presenta innumerevoli rischi in un luogo ad alta densità criminale, dove quasi tutti, a ogni livello, sono sul libro paga dei trafficanti. Malko allora farà bene a contare solo su se stesso, perché da quelle parti nessuno resisterebbe alla tentazione di venderlo a El Mexicano. Qualche milione di dollari per la pelle del Principe delle Spie.
