Microfictions. Secondo volume: Romanzo
Cinquecento racconti per mille pagine di vite spezzate, piegate, ricomposte, perdute, magistralmente e indimenticabilmente raccontateIl libro che ha rivoluzionato, per sempre, l’idea stessa del racconto«Non si capisce perché la gente si affanni tanto a leggere libri inutili quando basterebbe prendere qualunque cosa scritta da Régis Jauffret per avere tutto quello che si cerca in un libro» Le Magazine LittéraireUndici anni prima di quello che in Italia è noto come Microfictions, il volume uscito per Clichy che nel 2019 ha rivelato finalmente anche nel nostro paese uno tra i più grandi scrittori viventi, Régis Jauffret ha pubblicato, nel 2007, la sua prima raccolta di microracconti, intitolata Microfictions e provocatoriamente sottotitolata «romanzo».Con questo libro ha di fatto avuto inizio e definizione la narrativa unica di un autore imprescindibile. Un incontenibile e «originario» diluvio di storie, in cui la narrazione della deviazione e dello sperdimento umano è se possibile ancora più estrema, più aspra, più scivolosa, a tratti quasi intollerabile. Eppure già qui, come in tutto ciò che questo «sacerdote del male dell’uomo» ha scritto in seguito, si sprigiona quella sorta di ipnosi, di sottile, velenosa attrazione che ci impedisce di distoglierci dalla lettura, costringendoci a uscire dalla nostra «comfort zone» e andando lentamente a erodere e sgretolare ogni nostra convinzione, ogni certezza su cui si fondano la nostra identità e sicurezza. In questi ulteriori cinquecento racconti, ognuno di sole due essenziali, travolgenti, spietate pagine, si staglia tutta la forza della letteratura, che come nient’altro al mondo può aprire le porte della nostra percezione e farci capire cosa siamo, cosa non siamo, cosa vorremmo essere, cosa per nostra fortuna forse non saremo.
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Microfictions. Secondo volume: Romanzo
Cinquecento racconti per mille pagine di vite spezzate, piegate, ricomposte, perdute, magistralmente e indimenticabilmente raccontateIl libro che ha rivoluzionato, per sempre, l’idea stessa del racconto«Non si capisce perché la gente si affanni tanto a leggere libri inutili quando basterebbe prendere qualunque cosa scritta da Régis Jauffret per avere tutto quello che si cerca in un libro» Le Magazine LittéraireUndici anni prima di quello che in Italia è noto come Microfictions, il volume uscito per Clichy che nel 2019 ha rivelato finalmente anche nel nostro paese uno tra i più grandi scrittori viventi, Régis Jauffret ha pubblicato, nel 2007, la sua prima raccolta di microracconti, intitolata Microfictions e provocatoriamente sottotitolata «romanzo».Con questo libro ha di fatto avuto inizio e definizione la narrativa unica di un autore imprescindibile. Un incontenibile e «originario» diluvio di storie, in cui la narrazione della deviazione e dello sperdimento umano è se possibile ancora più estrema, più aspra, più scivolosa, a tratti quasi intollerabile. Eppure già qui, come in tutto ciò che questo «sacerdote del male dell’uomo» ha scritto in seguito, si sprigiona quella sorta di ipnosi, di sottile, velenosa attrazione che ci impedisce di distoglierci dalla lettura, costringendoci a uscire dalla nostra «comfort zone» e andando lentamente a erodere e sgretolare ogni nostra convinzione, ogni certezza su cui si fondano la nostra identità e sicurezza. In questi ulteriori cinquecento racconti, ognuno di sole due essenziali, travolgenti, spietate pagine, si staglia tutta la forza della letteratura, che come nient’altro al mondo può aprire le porte della nostra percezione e farci capire cosa siamo, cosa non siamo, cosa vorremmo essere, cosa per nostra fortuna forse non saremo.
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Cinquecento racconti per mille pagine di vite spezzate, piegate, ricomposte, perdute, magistralmente e indimenticabilmente raccontateIl libro che ha rivoluzionato, per sempre, l’idea stessa del racconto«Non si capisce perché la gente si affanni tanto a leggere libri inutili quando basterebbe prendere qualunque cosa scritta da Régis Jauffret per avere tutto quello che si cerca in un libro» Le Magazine LittéraireUndici anni prima di quello che in Italia è noto come Microfictions, il volume uscito per Clichy che nel 2019 ha rivelato finalmente anche nel nostro paese uno tra i più grandi scrittori viventi, Régis Jauffret ha pubblicato, nel 2007, la sua prima raccolta di microracconti, intitolata Microfictions e provocatoriamente sottotitolata «romanzo».Con questo libro ha di fatto avuto inizio e definizione la narrativa unica di un autore imprescindibile. Un incontenibile e «originario» diluvio di storie, in cui la narrazione della deviazione e dello sperdimento umano è se possibile ancora più estrema, più aspra, più scivolosa, a tratti quasi intollerabile. Eppure già qui, come in tutto ciò che questo «sacerdote del male dell’uomo» ha scritto in seguito, si sprigiona quella sorta di ipnosi, di sottile, velenosa attrazione che ci impedisce di distoglierci dalla lettura, costringendoci a uscire dalla nostra «comfort zone» e andando lentamente a erodere e sgretolare ogni nostra convinzione, ogni certezza su cui si fondano la nostra identità e sicurezza. In questi ulteriori cinquecento racconti, ognuno di sole due essenziali, travolgenti, spietate pagine, si staglia tutta la forza della letteratura, che come nient’altro al mondo può aprire le porte della nostra percezione e farci capire cosa siamo, cosa non siamo, cosa vorremmo essere, cosa per nostra fortuna forse non saremo.

Product Details

ISBN-13: 9788867998531
Publisher: Edizioni Clichy
Publication date: 05/31/2021
Series: Gare du Nord - Letteratura francese contemporanea
Sold by: BOOKREPUBLIC SRL
Format: eBook
Pages: 140
File size: 2 MB
Language: Italian

About the Author

Tommaso Gurrieri è nato durante l'alluvione di Firenze del novembre 1966. Ha fatto il giornalista, il conduttore radiofonico, l'esperto di cani, il ghost writer, lo spin doctor, l'esperto di comunicazione politica, l'organizzatore di concerti, il dj, il sociologo, il dattilografo, l'autista, il tipografo, il facchino, il muratore, il pizzaiolo e l'imbianchino. Tra il 1986 e il 2001 ha fondato e diretto quattro diverse riviste letterarie. Ha scritto libri di storia e di politica. Ama sopra ogni altra cosa Parigi e ha tradotto dal francese una cinquantina di libri. Nel 2007 ha creato e diretto fino alla sua chiusura la casa editrice Barbès. Poi, non contento, nel 2012 ha inventato le Edizioni Clichy, che ancora dirige. Ha un figlio già grande (e altissimo) e due appena arrivati.
Régis Jauffret nasce a Marsiglia nel 1955. Debutta come scrittore nel 1985 con Seule au milieu d'elle. Il primo successo arriva nel 1998 con Histoire d'amour. Nel 2003, con Univers, univers, che si aggiudica il Prix Décembre, e più ancora dopo il 2005, con Asiles de fous, che vince il Prix Fémina, Jauffret diventa una delle voci più importanti della letteratura francese contemporeanea. Tra i suoi numerosi libri, ricordiamo Microfictions (2007), Lacrimosa (2008), Il banchiere (Barbès, 2010), Claustria (2012) e La ballade de Rikers Island (2014). Cannibali è stato uno dei tre finalisti del Prix Goncourt 2016.
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