Sulla statale che collega Dobbiaco a Cortina d'Ampezzo tra fitti e cupi boschi di conifere appare all'improvviso, poco dopo un cimitero di caduti austriaci della prima guerra mondiale, uno stupendo panorama di incomparabile bellezza. Esso è reso ancor più affascinante e misterioso quando è completamente innevato: sulla sinistra il lago di Landro, un laghetto alpino punto di partenza per gli escursionisti che in estate intendono raggiungere le antistanti Tre Cime di Lavaredo e meta invernale di sciatori di fondo che eseguono le loro acrobazie sulla crosta gelata. Sullo sfondo le Tre Cime messe quasi a custodire la valle e sulla destra il Cristallo e il Pomagagnon, minacciosi guardiani del fondovalle, alle cui spalle è mollemente adagiata Cortina. Ancora un po' più a destra, ecco sovrastare regale e imponente l'immensa mole quasi verticale della Croda Rossa, così chiamata per il bagliore rosso fuoco di cui si colora al tramonto sotto i raggi del sole.