Nella botte piccola ci sta il vino cattivo
Non una delle migliori giornate per Vince Carpenter: dopo aver perso tutti i soldi presi in prestito dal gangster Frankie Codadiporco in una scommessa disastrosa alle corse dei cani, il misero investigatore privato si risveglia in prigione, in pieno doposbronza. Ma ogni tanto la sorte gira bene anche per Carpenter: dopo tanto tempo un cliente, che paga in anticipo per giunta. C’è poco da stare allegri però: quando inizia a investigare sugli scontri tra le gang Lil’ Boyz e Flamingos, Vince non ha ancora la più pallida idea dei guai in cui si sta cacciando…
Sgherri poco raccomandabili, poliziotti ficcanaso, assistenti compassionevoli, associazioni strampalate, whiskey di pessima qualità e una sigaretta accesa dopo l’altra ci faranno compagnia in “Nella botte piccola ci sta il vino cattivo”, hard-boiled surreale nato dalla fantasia di Diego Tonini. Sullo sfondo, la classica metropoli americana in mano al crimine e alla gentaglia, ma le tinte fosche e il tono apparentemente serio celano tutta una serie di situazioni paradossali, che regaleranno più di una risata tra un colpo di scena e l’altro.


L'autore - Diego Tonini da piccolo era biondo come un angioletto, anche se sua mamma gli ha sempre detto che l’anno in cui nacque, il 1978, morirono due papi, e forse è per quello che oscilla da sempre tra euforia e disperazione.
Gli piace definirsi uno Scienziato, anche se i suoi interessi spaziano dalla chimica alla letteratura, dalla fisica all’arte e alla fotografia. Scrive perché crede di essere un genio incompreso, ama l’(auto)ironia tagliente come un coltello e lo humor nero, perché crede che siano una dimostrazione di intelligenza.

Il suo primo racconto pubblicato è “L’Ultimo Eroe,” un fantasy ironico uscito nel 2014 per Gainsworth Publishing, a cui fanno seguito “L’antro del Drago”, “Il Mastro del Labirinto” e “Il Giardino dell’Alchimista”. Racconti successivamente raccolti anche nel volume “Storie di Okkervill”. Sempre nel 2016 ha pubblicato con Nativi Digitali Edizioni il suo primo romanzo, l’Hard Boiled Surreale “Nella Botte Piccola ci Sta il Vino Cattivo.”
È fondatore, assieme a Lorenzo Sartori, Ilaria Pasqua e Mario Pacchiarotti, del Sad Dog Project, un collettivo di scrittori per il quale ha pubblicato i due racconti thriller/horror “Murder, She Baked e “Trattamento di Fine Rapporto” e la raccolta “Non chiamatemi Vincent”.
www.facebook.com/diegochescrive/
 
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Nella botte piccola ci sta il vino cattivo
Non una delle migliori giornate per Vince Carpenter: dopo aver perso tutti i soldi presi in prestito dal gangster Frankie Codadiporco in una scommessa disastrosa alle corse dei cani, il misero investigatore privato si risveglia in prigione, in pieno doposbronza. Ma ogni tanto la sorte gira bene anche per Carpenter: dopo tanto tempo un cliente, che paga in anticipo per giunta. C’è poco da stare allegri però: quando inizia a investigare sugli scontri tra le gang Lil’ Boyz e Flamingos, Vince non ha ancora la più pallida idea dei guai in cui si sta cacciando…
Sgherri poco raccomandabili, poliziotti ficcanaso, assistenti compassionevoli, associazioni strampalate, whiskey di pessima qualità e una sigaretta accesa dopo l’altra ci faranno compagnia in “Nella botte piccola ci sta il vino cattivo”, hard-boiled surreale nato dalla fantasia di Diego Tonini. Sullo sfondo, la classica metropoli americana in mano al crimine e alla gentaglia, ma le tinte fosche e il tono apparentemente serio celano tutta una serie di situazioni paradossali, che regaleranno più di una risata tra un colpo di scena e l’altro.


L'autore - Diego Tonini da piccolo era biondo come un angioletto, anche se sua mamma gli ha sempre detto che l’anno in cui nacque, il 1978, morirono due papi, e forse è per quello che oscilla da sempre tra euforia e disperazione.
Gli piace definirsi uno Scienziato, anche se i suoi interessi spaziano dalla chimica alla letteratura, dalla fisica all’arte e alla fotografia. Scrive perché crede di essere un genio incompreso, ama l’(auto)ironia tagliente come un coltello e lo humor nero, perché crede che siano una dimostrazione di intelligenza.

Il suo primo racconto pubblicato è “L’Ultimo Eroe,” un fantasy ironico uscito nel 2014 per Gainsworth Publishing, a cui fanno seguito “L’antro del Drago”, “Il Mastro del Labirinto” e “Il Giardino dell’Alchimista”. Racconti successivamente raccolti anche nel volume “Storie di Okkervill”. Sempre nel 2016 ha pubblicato con Nativi Digitali Edizioni il suo primo romanzo, l’Hard Boiled Surreale “Nella Botte Piccola ci Sta il Vino Cattivo.”
È fondatore, assieme a Lorenzo Sartori, Ilaria Pasqua e Mario Pacchiarotti, del Sad Dog Project, un collettivo di scrittori per il quale ha pubblicato i due racconti thriller/horror “Murder, She Baked e “Trattamento di Fine Rapporto” e la raccolta “Non chiamatemi Vincent”.
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Non una delle migliori giornate per Vince Carpenter: dopo aver perso tutti i soldi presi in prestito dal gangster Frankie Codadiporco in una scommessa disastrosa alle corse dei cani, il misero investigatore privato si risveglia in prigione, in pieno doposbronza. Ma ogni tanto la sorte gira bene anche per Carpenter: dopo tanto tempo un cliente, che paga in anticipo per giunta. C’è poco da stare allegri però: quando inizia a investigare sugli scontri tra le gang Lil’ Boyz e Flamingos, Vince non ha ancora la più pallida idea dei guai in cui si sta cacciando…
Sgherri poco raccomandabili, poliziotti ficcanaso, assistenti compassionevoli, associazioni strampalate, whiskey di pessima qualità e una sigaretta accesa dopo l’altra ci faranno compagnia in “Nella botte piccola ci sta il vino cattivo”, hard-boiled surreale nato dalla fantasia di Diego Tonini. Sullo sfondo, la classica metropoli americana in mano al crimine e alla gentaglia, ma le tinte fosche e il tono apparentemente serio celano tutta una serie di situazioni paradossali, che regaleranno più di una risata tra un colpo di scena e l’altro.


L'autore - Diego Tonini da piccolo era biondo come un angioletto, anche se sua mamma gli ha sempre detto che l’anno in cui nacque, il 1978, morirono due papi, e forse è per quello che oscilla da sempre tra euforia e disperazione.
Gli piace definirsi uno Scienziato, anche se i suoi interessi spaziano dalla chimica alla letteratura, dalla fisica all’arte e alla fotografia. Scrive perché crede di essere un genio incompreso, ama l’(auto)ironia tagliente come un coltello e lo humor nero, perché crede che siano una dimostrazione di intelligenza.

Il suo primo racconto pubblicato è “L’Ultimo Eroe,” un fantasy ironico uscito nel 2014 per Gainsworth Publishing, a cui fanno seguito “L’antro del Drago”, “Il Mastro del Labirinto” e “Il Giardino dell’Alchimista”. Racconti successivamente raccolti anche nel volume “Storie di Okkervill”. Sempre nel 2016 ha pubblicato con Nativi Digitali Edizioni il suo primo romanzo, l’Hard Boiled Surreale “Nella Botte Piccola ci Sta il Vino Cattivo.”
È fondatore, assieme a Lorenzo Sartori, Ilaria Pasqua e Mario Pacchiarotti, del Sad Dog Project, un collettivo di scrittori per il quale ha pubblicato i due racconti thriller/horror “Murder, She Baked e “Trattamento di Fine Rapporto” e la raccolta “Non chiamatemi Vincent”.
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Product Details

ISBN-13: 9788898754397
Publisher: Nativi Digitali Edizioni
Publication date: 01/08/2016
Sold by: StreetLib SRL
Format: eBook
File size: 525 KB
Language: Italian
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