Quante volte usiamo espressioni come «in media…», «per la legge dei grandi numeri..» e simili? Dimostrazione che la statistica fa parte della nostra vita di tutti i giorni. Eppure, per converso, ne abbiamo tutti un’idea antipatica, come di una disciplina difficile e un po’ astrusa. Il libro si propone di sfatare questa falsa immagine e riesce ad avvicinarci alla materia in modo semplice. Con un linguaggio preciso ma con un tono colloquiale, ci introduce a una disciplina capace di perseguire fini di conoscenza ambiziosi che superano la logica del certo per approdare a quella del probabile. La statistica usa i dati (le osservazioni) come materia prima: ognuno di essi non è rilevante di per sé ma solo quando, assieme agli altri, fornisce indicazioni che vanno «al di fuori». In questo consiste la statistica inferenziale. Il libro scandisce quindi le varie fasi della statistica. Nella fase pre-sperimentale si definiscono gli obiettivi da raggiungere, cioè per quali quantità si desidera fornire informazione e a quali ambiti riferirne la validità. Per perseguire questo scopo occorre definire la popolazione di riferimento, qualificare l’indagine rispetto alla sua dimensione temporale e pianificare la raccolta del campione. Una volta acquisiti, i dati campionari vanno descritti tramite alcune caratteristiche di sintesi. Questa parte della disciplina, definita statistica descrittiva, fornisce misure utili e rappresentazioni grafiche che visualizzano le caratteristiche interessanti dei dati. L’attività post-sperimentale guida poi il passaggio dai dati raccolti sul campione osservato alla popolazione o, meglio, ad alcune sue caratteristiche di sintesi dette parametri. In questa fase occorre introdurre alcuni fondamenti del calcolo delle probabilità. Ogni percorso inferenziale si conclude quindi con validazione dei risultati.