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Overview

Nessuno ha raccontato la guerra come Svetlana Aleksievič, instancabile raccoglitrice di storie e testimonianze, poi restituite nei suoi libri attraverso quella “scrittura polifonica” che nel 2015 le è valsa il premio Nobel per la Letteratura. Il primo volume della raccolta di tutte le sue opere include La guerra non ha un volto di donna, Gli ultimi testimoni e Ragazzi di zinco, la cui traduzione è stata rivista a partire da una nuova versione aumentata e inedita in Italia. Nella trilogia delle Guerre l’esperienza tragica del conflitto – il secondo mondiale e quello in Afghanistan tra il 1979 e il 1989 – è resa attraverso il coro di voci che ne sono state protagoniste, vittime e testimoni insieme.
“Per me il percorso dell’anima è più importante dell’accadimento stesso, al primo posto non c’è il ‘come è stato’ ma come la persona l’ha vissuto, patito, che cosa ha compreso di se stesso nella guerra, nella catastrofe nucleare, nella subitanea disintegrazione di quello che era il suo mondo. Nei miei libri il ‘fatto’ non è il mero accadimento, ma i sentimenti che ne vengono indotti [...]. È la storia dei sentimenti con la speranza che ogni persona desideri maggiormente conoscere qualcosa che riguarda un’altra persona, piuttosto che la guerra o Černobyl’. Raccolgo testimonianze non sul fatto che c’eravamo, ma sul come eravamo. Quali persone. E come rispondevamo alla questione: sì, c’eravamo, ma per che cosa?”
Svetlana Aleksievič

Product Details

ISBN-13: 9788858796030
Publisher: Bompiani
Publication date: 01/19/2022
Sold by: Giunti
Format: eBook
Pages: 1040
File size: 1 MB
Language: Italian

About the Author

Svetlana Alexievich è nata in Ucraina nel 1948, da padre bielorusso e madre ucraina, entrambi insegnanti nelle scuole rurali. Giornalista e scrittrice, è nota soprattutto per essere stata cronista, per i connazionali, dei principali eventi dell’Unione Sovietica della seconda metà del XX secolo. Fortemente critica nei confronti del regime dittatoriale in Bielorussia, è stata perseguita dal regime del presidente Aleksandr Lukašenko e i suoi libri sono stati banditi dal paese. Dopo dodici anni all’estero, ora è tornata a Minsk. Ha pubblicato libri tradotti in oltre quaranta lingue e ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra gli ultimi il Premio per la pace degli editori tedeschi alla Fiera di Francoforte (2013), il Prix Médicis essai (2013) e il Premio Masi Grosso d’Oro Veneziano (2014). Nel 2013 il suo nome figurava tra i candidati al premio Nobel per la letteratura. Di Svetlana Aleksievic? sono usciti in Italia: Preghiera per C?ernobyl’ (2002), Ragazzi di zinco (2003) e Incantati dalla morte (2005).
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