Tutte le fiabe
Da leggere e rileggere per sognare, stupirsi, spaventarsi e appassionarsi alla nostra cultura più folkloristica, dopo più di un secolo le fiabe di Capuana conservano il pregio magico e irresistibile di affascinare allo stesso modo grandi e piccini. Le fiabe di questa grande raccolta sono ricche di ritornelli, cadenze e cantilene che le rendono perfette come storie della buonanotte. Luigi Capuana (1839 - 1915) è stato uno scrittore, critico, accademico e giornalista di origini siciliane tra i massimi esponenti del verismo italiano. Visse a lungo a Mineo, dove fu eletto due volte sindaco, ma anche a Firenze, a Milano e a Roma, per poi ritornare in Sicilia come professore all’Università di Catania. Seguace dei teorici del naturalismo francese, affermò la necessità di creare un romanzo nuovo, che ritrasse il mondo contadino e la realtà regionale, approfondendo lo studio psicologico dei personaggi e quello dei sentimenti. Fra le sue opere si ricordano le fiabe di "C’era una volta" (1882) e i due romanzi "Profumo" (1891) e "Il marchese di Roccaverdina" (1901).
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Tutte le fiabe
Da leggere e rileggere per sognare, stupirsi, spaventarsi e appassionarsi alla nostra cultura più folkloristica, dopo più di un secolo le fiabe di Capuana conservano il pregio magico e irresistibile di affascinare allo stesso modo grandi e piccini. Le fiabe di questa grande raccolta sono ricche di ritornelli, cadenze e cantilene che le rendono perfette come storie della buonanotte. Luigi Capuana (1839 - 1915) è stato uno scrittore, critico, accademico e giornalista di origini siciliane tra i massimi esponenti del verismo italiano. Visse a lungo a Mineo, dove fu eletto due volte sindaco, ma anche a Firenze, a Milano e a Roma, per poi ritornare in Sicilia come professore all’Università di Catania. Seguace dei teorici del naturalismo francese, affermò la necessità di creare un romanzo nuovo, che ritrasse il mondo contadino e la realtà regionale, approfondendo lo studio psicologico dei personaggi e quello dei sentimenti. Fra le sue opere si ricordano le fiabe di "C’era una volta" (1882) e i due romanzi "Profumo" (1891) e "Il marchese di Roccaverdina" (1901).
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by Luigi Capuana
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Overview

Da leggere e rileggere per sognare, stupirsi, spaventarsi e appassionarsi alla nostra cultura più folkloristica, dopo più di un secolo le fiabe di Capuana conservano il pregio magico e irresistibile di affascinare allo stesso modo grandi e piccini. Le fiabe di questa grande raccolta sono ricche di ritornelli, cadenze e cantilene che le rendono perfette come storie della buonanotte. Luigi Capuana (1839 - 1915) è stato uno scrittore, critico, accademico e giornalista di origini siciliane tra i massimi esponenti del verismo italiano. Visse a lungo a Mineo, dove fu eletto due volte sindaco, ma anche a Firenze, a Milano e a Roma, per poi ritornare in Sicilia come professore all’Università di Catania. Seguace dei teorici del naturalismo francese, affermò la necessità di creare un romanzo nuovo, che ritrasse il mondo contadino e la realtà regionale, approfondendo lo studio psicologico dei personaggi e quello dei sentimenti. Fra le sue opere si ricordano le fiabe di "C’era una volta" (1882) e i due romanzi "Profumo" (1891) e "Il marchese di Roccaverdina" (1901).

Product Details

ISBN-13: 9788728151532
Publisher: Saga Egmont International
Publication date: 01/04/2022
Sold by: De Marque
Format: eBook
Pages: 407
File size: 811 KB
Language: Italian

About the Author

Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 - Catania, 29 novembre 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e giornalista italiano, teorico tra i più importanti del Verismo.
Capuana nasce a Mineo, in provincia di Catania (nel 1839), da una famiglia di agiati proprietari terrieri e a Mineo frequenta le scuole comunali. Nel 1851 si iscrive al Reale Collegio di Bronte che lascia dopo solo due anni per motivi di salute, proseguendo comunque lo studio da autodidatta.
Conseguita la licenza si iscrive, nel 1857, alla Facoltà di Giurisprudenza di Catania che abbandona nel 1860 per prendere parte all'impresa garibaldina in funzione di segretario del comitato clandestino insurrezionale di Mineo e in seguito come cancelliere nel nascente consiglio civico.
Risale al 1861 la leggenda drammatica in tre canti "Garibaldi" pubblicata a Catania dall'editore Galatola. Nel 1864 si stabilisce a Firenze per tentare "l'avventura letteraria", e vi rimarrà fino al 1868. A Firenze frequenta gli scrittori più noti dell'epoca, tra i quali Aleardo Aleardi, C. Capponi, C. Levi e nel 1865 pubblica i suoi primi saggi critici sulla "Rivista italica", diventando nel 1866 critico teatrale del quotidiano "La Nazione". Nel 1867 pubblica sul quotidiano fiorentino la sua prima novella dal titolo "Il dottor Cymbalus" che prende a modello il racconto di Dumas figlio La boîte d'argent. Tra le opere narrative migliori di Capuana sono da annoverare le novelle ispirate alla vita siciliana, ai personaggi e ai fatti grotteschi e tragici della propria provincia, come nel realismo bozzettistico di alcuni racconti della raccolta "Le paesane" e in altre che non presentano situazioni drammatiche, ma sono divertenti e cercano sempre di mettere in evidenza il lato comico anche se il caso si fa serio. Nelle novelle numerosi sono i ritratti dei canonici, dei prevosti, dei frati cercatori con la passione della caccia, del gioco e della buona tavola, tipici di tanti personaggi della narrativa del secondo Ottocento.
Le fiabe, scritte in una prosa svelta, semplificata al massimo, ricche di ritornelli, cadenze e cantilene rimangono forse le opere più felici del Capuana. Esse non nascono da un interesse per il patrimonio folkloristico siciliano e non vengono raccolte come documenti della psicologia popolare, ma nascono dall'invenzione. Di queste l'unico volume reperibile è: Si conta e si racconta (Muglia Editore, 1913; Pellicanolibri, 1985).
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