Voci e silenzi di prigionia cellelager 1917-1918
Parole, musica, immagini: sono le molteplici voci con cui i prigionieri di guerra del lager tedesco di Celle, nell'Hannover, dal 1917 alla fine della Grande Guerra nel 1918, narrano fatti, momenti di vita e situazioni in gran parte inediti. Su di essi era sceso un troppo lungo silenzio, da parte dei Comandi e del Governo in primo luogo, come se i “vinti di Caporetto”, cosí furono definiti da uno di loro, Guido Sironi, dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all'oblio. In questo libro emerge da quel silenzio un mondo ignorato, con le sue complesse e innumerevoli storie individuali e collettive, col suo carico di umiliazioni, dolori, fatiche, fame e freddo lungamente sopportati, malattie e morte, ma anche di insopprimibile desiderio di vita. Rimasti per lo più sepolti per molti anni negli archivi familiari, diari, memorie e testimonianze ora possono riprendere voce e raccontare i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri. ROLANDO ANNI è docente di Letteratura e Cristianesimo presso l'ISSR dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, segretario scientifico dell'Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'Età contemporanea della medesima Università. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. Studia la prima guerra mondiale, il Fascismo, la Resistenza, la Ricostruzione, la musica klezmer e i canti yiddish della cultura ebraica dell'Europa orientale. Tra le sue pubblicazioni: G. Denti, Siamo qui come le foglie. Lettere, immagini e note dal fronte e dalla prigionia. 1915-1918, a cura di R. Anni, prefazione di A. Monticone, Grafo, Brescia 1997; Storia della Resistenza bresciana. 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2005; Dizionario della Resistenza bresciana 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2008 (2 voll.); R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Nel 2013 ha promosso e ideato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. MARIUCCIA CAPPELLI da anni si occupa di ricerche archeologiche e storiche, in particolare di storia orale del Novecento con approfondimenti delle tradizioni popolari e della vita contadina. Nel 2013 è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). MIRCO CARRATTIERI è presidente di Istoreco (Reggio Emilia) e consigliere dell'Insmli. Coordina la rivista E-Review. Dottore di ricerca in Storia contemporanea, è stato borsista della Fondazione Salvatorelli, della Fondazione Gorrieri e della Fondazione Basso. Collabora con l'Università di Reggio Emilia. Si occupa di storia della storiografia. Tra i suoi lavori: Piccola patria, grande guerra. La Prima Guerra Mondiale a Reggio Emilia, Clueb, Bologna, 2008 (con A. Ferraboschi); Ermanno Gorrieri. Un cattolico sociale nelle trasformazioni del Novecento, il Mulino, Bologna, 2009 (con M. Marchi e P. Trionfini); La Cisl a Reggio Emilia, Diabasis, Reggio Emilia, 2011 (con A. Morlini). Nel 2013 ha promosso e curato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. LAURO JAMES GARIMBERTI ha lavorato a lungo per un'importante azienda bancaria. Da circa trent'anni si interessa alla storia della Grande Guerra e in particolare agli aspetti della vita quotidiana in trincea. Iscritto alle più importanti associazioni del settore, conduce ricerche sulla linea del fronte italoaustriaco, in specie sul versante dolomitico. Con la sua ricca collezione di reperti ha allestito il museo Il nemico era come noi a disposizione del pubblico per attività didattiche e per frequenti mostre temporanee; è promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. MARIA NERONI ha una formazione artistica espressa in trenta anni di attività di progettazione edilizia, di studio e restauro di edifici storici e di design d'interni. Attività che l'ha portata nel tempo ad accostarsi anche all'artigianato artistico valorizzato in provincia di Reggio Emilia dal Consorzio Ars Canusina. Negli ultimi anni sostiene attivamente la ricerca storica sulla Grande Guerra, cura l'immagine grafica e la progettazione degli eventi espositivi proposti sul territorio. Collabora con il museo Il nemico era come noi; è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). CARLO PERUCCHETTI. Musicista, violinista, già professore d'orchestra della Filarmonica Toscanini. Si è dedicato alla ricerca del canto popolare, pubblicando diversi studi. Da circa vent'anni si occupa della musica e dei musicisti durante la prima guerra mondiale, fonda l'Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra di cui è vicepresidente. Crea e organizza approfondimenti storico-musicali, spettacoli, conferenze-concerto e partecipa a convegni internazionali su questo tema. Nell'agosto 2014 partecipa al al convegno organizzato dalla British Library, dedicato a “Musica e Prima guerra mondiale”, con l'intervento Musica e musicisti italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra. Il caso di Cellelager. È invitato come relatore a convegni sulla musica nella Grande Guerra, organizzati dalle Università di Brescia, Padova e di Roma. Tra le pubblicazioni: R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014).
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Voci e silenzi di prigionia cellelager 1917-1918
Parole, musica, immagini: sono le molteplici voci con cui i prigionieri di guerra del lager tedesco di Celle, nell'Hannover, dal 1917 alla fine della Grande Guerra nel 1918, narrano fatti, momenti di vita e situazioni in gran parte inediti. Su di essi era sceso un troppo lungo silenzio, da parte dei Comandi e del Governo in primo luogo, come se i “vinti di Caporetto”, cosí furono definiti da uno di loro, Guido Sironi, dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all'oblio. In questo libro emerge da quel silenzio un mondo ignorato, con le sue complesse e innumerevoli storie individuali e collettive, col suo carico di umiliazioni, dolori, fatiche, fame e freddo lungamente sopportati, malattie e morte, ma anche di insopprimibile desiderio di vita. Rimasti per lo più sepolti per molti anni negli archivi familiari, diari, memorie e testimonianze ora possono riprendere voce e raccontare i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri. ROLANDO ANNI è docente di Letteratura e Cristianesimo presso l'ISSR dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, segretario scientifico dell'Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'Età contemporanea della medesima Università. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. Studia la prima guerra mondiale, il Fascismo, la Resistenza, la Ricostruzione, la musica klezmer e i canti yiddish della cultura ebraica dell'Europa orientale. Tra le sue pubblicazioni: G. Denti, Siamo qui come le foglie. Lettere, immagini e note dal fronte e dalla prigionia. 1915-1918, a cura di R. Anni, prefazione di A. Monticone, Grafo, Brescia 1997; Storia della Resistenza bresciana. 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2005; Dizionario della Resistenza bresciana 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2008 (2 voll.); R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Nel 2013 ha promosso e ideato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. MARIUCCIA CAPPELLI da anni si occupa di ricerche archeologiche e storiche, in particolare di storia orale del Novecento con approfondimenti delle tradizioni popolari e della vita contadina. Nel 2013 è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). MIRCO CARRATTIERI è presidente di Istoreco (Reggio Emilia) e consigliere dell'Insmli. Coordina la rivista E-Review. Dottore di ricerca in Storia contemporanea, è stato borsista della Fondazione Salvatorelli, della Fondazione Gorrieri e della Fondazione Basso. Collabora con l'Università di Reggio Emilia. Si occupa di storia della storiografia. Tra i suoi lavori: Piccola patria, grande guerra. La Prima Guerra Mondiale a Reggio Emilia, Clueb, Bologna, 2008 (con A. Ferraboschi); Ermanno Gorrieri. Un cattolico sociale nelle trasformazioni del Novecento, il Mulino, Bologna, 2009 (con M. Marchi e P. Trionfini); La Cisl a Reggio Emilia, Diabasis, Reggio Emilia, 2011 (con A. Morlini). Nel 2013 ha promosso e curato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. LAURO JAMES GARIMBERTI ha lavorato a lungo per un'importante azienda bancaria. Da circa trent'anni si interessa alla storia della Grande Guerra e in particolare agli aspetti della vita quotidiana in trincea. Iscritto alle più importanti associazioni del settore, conduce ricerche sulla linea del fronte italoaustriaco, in specie sul versante dolomitico. Con la sua ricca collezione di reperti ha allestito il museo Il nemico era come noi a disposizione del pubblico per attività didattiche e per frequenti mostre temporanee; è promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. MARIA NERONI ha una formazione artistica espressa in trenta anni di attività di progettazione edilizia, di studio e restauro di edifici storici e di design d'interni. Attività che l'ha portata nel tempo ad accostarsi anche all'artigianato artistico valorizzato in provincia di Reggio Emilia dal Consorzio Ars Canusina. Negli ultimi anni sostiene attivamente la ricerca storica sulla Grande Guerra, cura l'immagine grafica e la progettazione degli eventi espositivi proposti sul territorio. Collabora con il museo Il nemico era come noi; è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). CARLO PERUCCHETTI. Musicista, violinista, già professore d'orchestra della Filarmonica Toscanini. Si è dedicato alla ricerca del canto popolare, pubblicando diversi studi. Da circa vent'anni si occupa della musica e dei musicisti durante la prima guerra mondiale, fonda l'Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra di cui è vicepresidente. Crea e organizza approfondimenti storico-musicali, spettacoli, conferenze-concerto e partecipa a convegni internazionali su questo tema. Nell'agosto 2014 partecipa al al convegno organizzato dalla British Library, dedicato a “Musica e Prima guerra mondiale”, con l'intervento Musica e musicisti italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra. Il caso di Cellelager. È invitato come relatore a convegni sulla musica nella Grande Guerra, organizzati dalle Università di Brescia, Padova e di Roma. Tra le pubblicazioni: R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014).
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Parole, musica, immagini: sono le molteplici voci con cui i prigionieri di guerra del lager tedesco di Celle, nell'Hannover, dal 1917 alla fine della Grande Guerra nel 1918, narrano fatti, momenti di vita e situazioni in gran parte inediti. Su di essi era sceso un troppo lungo silenzio, da parte dei Comandi e del Governo in primo luogo, come se i “vinti di Caporetto”, cosí furono definiti da uno di loro, Guido Sironi, dovessero essere vinti una seconda volta e destinati per sempre all'oblio. In questo libro emerge da quel silenzio un mondo ignorato, con le sue complesse e innumerevoli storie individuali e collettive, col suo carico di umiliazioni, dolori, fatiche, fame e freddo lungamente sopportati, malattie e morte, ma anche di insopprimibile desiderio di vita. Rimasti per lo più sepolti per molti anni negli archivi familiari, diari, memorie e testimonianze ora possono riprendere voce e raccontare i pensieri, le azioni, i sentimenti dei prigionieri. ROLANDO ANNI è docente di Letteratura e Cristianesimo presso l'ISSR dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, segretario scientifico dell'Archivio storico della Resistenza bresciana e dell'Età contemporanea della medesima Università. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. Studia la prima guerra mondiale, il Fascismo, la Resistenza, la Ricostruzione, la musica klezmer e i canti yiddish della cultura ebraica dell'Europa orientale. Tra le sue pubblicazioni: G. Denti, Siamo qui come le foglie. Lettere, immagini e note dal fronte e dalla prigionia. 1915-1918, a cura di R. Anni, prefazione di A. Monticone, Grafo, Brescia 1997; Storia della Resistenza bresciana. 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2005; Dizionario della Resistenza bresciana 1943-1945, Morcelliana, Brescia, 2008 (2 voll.); R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Nel 2013 ha promosso e ideato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. MARIUCCIA CAPPELLI da anni si occupa di ricerche archeologiche e storiche, in particolare di storia orale del Novecento con approfondimenti delle tradizioni popolari e della vita contadina. Nel 2013 è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). MIRCO CARRATTIERI è presidente di Istoreco (Reggio Emilia) e consigliere dell'Insmli. Coordina la rivista E-Review. Dottore di ricerca in Storia contemporanea, è stato borsista della Fondazione Salvatorelli, della Fondazione Gorrieri e della Fondazione Basso. Collabora con l'Università di Reggio Emilia. Si occupa di storia della storiografia. Tra i suoi lavori: Piccola patria, grande guerra. La Prima Guerra Mondiale a Reggio Emilia, Clueb, Bologna, 2008 (con A. Ferraboschi); Ermanno Gorrieri. Un cattolico sociale nelle trasformazioni del Novecento, il Mulino, Bologna, 2009 (con M. Marchi e P. Trionfini); La Cisl a Reggio Emilia, Diabasis, Reggio Emilia, 2011 (con A. Morlini). Nel 2013 ha promosso e curato la mostra Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra. Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. LAURO JAMES GARIMBERTI ha lavorato a lungo per un'importante azienda bancaria. Da circa trent'anni si interessa alla storia della Grande Guerra e in particolare agli aspetti della vita quotidiana in trincea. Iscritto alle più importanti associazioni del settore, conduce ricerche sulla linea del fronte italoaustriaco, in specie sul versante dolomitico. Con la sua ricca collezione di reperti ha allestito il museo Il nemico era come noi a disposizione del pubblico per attività didattiche e per frequenti mostre temporanee; è promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). Fondatore del Centro Studi Musica e Grande Guerra. MARIA NERONI ha una formazione artistica espressa in trenta anni di attività di progettazione edilizia, di studio e restauro di edifici storici e di design d'interni. Attività che l'ha portata nel tempo ad accostarsi anche all'artigianato artistico valorizzato in provincia di Reggio Emilia dal Consorzio Ars Canusina. Negli ultimi anni sostiene attivamente la ricerca storica sulla Grande Guerra, cura l'immagine grafica e la progettazione degli eventi espositivi proposti sul territorio. Collabora con il museo Il nemico era come noi; è promotrice e ideatrice delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014). CARLO PERUCCHETTI. Musicista, violinista, già professore d'orchestra della Filarmonica Toscanini. Si è dedicato alla ricerca del canto popolare, pubblicando diversi studi. Da circa vent'anni si occupa della musica e dei musicisti durante la prima guerra mondiale, fonda l'Associazione Centro Studi Musica e Grande Guerra di cui è vicepresidente. Crea e organizza approfondimenti storico-musicali, spettacoli, conferenze-concerto e partecipa a convegni internazionali su questo tema. Nell'agosto 2014 partecipa al al convegno organizzato dalla British Library, dedicato a “Musica e Prima guerra mondiale”, con l'intervento Musica e musicisti italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra. Il caso di Cellelager. È invitato come relatore a convegni sulla musica nella Grande Guerra, organizzati dalle Università di Brescia, Padova e di Roma. Tra le pubblicazioni: R. Anni, C. Perucchetti, “Questa notte c'è musica”. Musica e grande guerra, in La società italiana e la Grande Guerra, a cura di G. Procacci, Annali della Fondazione Ugo La Malfa, XXVIII, Gangemi Editore, Roma, 2014, pp. 385-403. Promotore e ideatore delle mostre Prigionieri dimenticati, soldati italiani nei Lager della Grande Guerra (2013) e Trincea (2014).

Product Details

ISBN-13: 9788849291599
Publisher: Gangemi Editore
Publication date: 09/25/2015
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 228
File size: 26 MB
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Language: Italian
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